Questo albero da frutto che attira i serpenti: ecco perché è meglio evitarlo in giardino

Disporre di un giardino abbastanza ampio da ospitare non solo un piccolo orto, ma anche alberi da frutto, rappresenta un autentico valore aggiunto per qualsiasi abitazione. Tuttavia, come è risaputo, la presenza di aree verdi e di campagna comporta inevitabilmente anche la comparsa di insetti e animali meno graditi, tra cui i serpenti. È importante sottolineare che, in Italia, la maggior parte dei serpenti non è velenosa.

La frutta che attira i serpenti

Qualsiasi tipo di frutta che cade al suolo può diventare una vera e propria attrattiva per roditori e, di conseguenza, per i serpenti che vengono richiamati dalla presenza di potenziali prede. In particolare, il fico produce frutti carnosi e succosi che rappresentano un pasto irresistibile per i colubridi e altre specie di rettili striscianti. Pertanto, è bene essere consapevoli che la presenza di un fico in giardino può aumentare la probabilità di attirare questi animali.

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Il fico, infatti, tende a fermentare rapidamente una volta caduto a terra, soprattutto durante i periodi più caldi come l’estate o l’inizio dell’autunno. Il forte odore che ne deriva può richiamare rettili indesiderati. Oltre al richiamo alimentare, anche una chioma folta e densa può offrire riparo e attrarre i serpenti.

Gli ulivi, ad esempio, costituiscono spesso un rifugio ideale per i serpenti, che trovano tra le loro radici e il fogliame un ambiente protetto. In generale, ogni albero da frutto può potenzialmente favorire l’avvicinamento di questi animali al nostro giardino. Va inoltre ricordato che fichi e altri frutti sono spesso consumati da roditori e piccoli animali, che rappresentano a loro volta una fonte di cibo per i serpenti.

Tenere lontani i serpenti

Come già accennato, nelle nostre regioni è raro imbattersi in serpenti velenosi, fatta eccezione per alcune specie di vipera, il cui veleno può essere piuttosto potente. Tuttavia, se i serpenti non vengono disturbati, tendono semplicemente a nutrirsi – sia di frutta che di piccoli roditori – e a tornare solo quando trovano cibo disponibile.

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Un altro albero da frutto che può attirare roditori, e di conseguenza serpenti, è il pesco. Anche i suoi frutti, particolarmente zuccherini, tendono a marcire facilmente una volta caduti e a emanare un odore che può attirare predatori anche a distanza.

Questo non significa che sia necessario rinunciare agli alberi da frutto in giardino. È però fondamentale adottare alcune buone pratiche per scoraggiare la presenza di animali indesiderati: potare regolarmente le piante, mantenere le chiome e l’erba ben sfoltite, tenere il prato pulito da cataste di legna e raccogliere tempestivamente i frutti caduti a terra.

Trucchi anti-serpente

Per scoraggiare l’avvicinamento dei serpenti agli alberi da frutto, si possono realizzare barriere naturali, non limitandosi alle sole recinzioni, ma piantando anche specie vegetali dal profumo intenso e sgradito ai rettili. Tra queste, l’aglio e la cipolla sono particolarmente efficaci grazie al loro odore penetrante, che tende a tenere lontani i serpenti. Ma non sono le uniche piante utili a questo scopo.

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Anche l’erba cipollina, la salvia e la canfora emanano profumi forti e poco graditi ai serpenti, oltre a essere preziose in cucina. I serpenti sono attratti dai giardini solo se trovano condizioni favorevoli; creare invece un ambiente poco ospitale, grazie a queste piante, riduce notevolmente il rischio di incontrarli.

Un’altra soluzione interessante è coltivare lungo il perimetro del giardino fiori come i garofani, il cui profumo risulta particolarmente sgradito ai serpenti. Se nel giardino sono presenti animali da cortile, è utile sapere che il tacchino rappresenta un naturale antagonista dei serpenti.

Il valore degli alberi da frutto

Gli alberi da frutto sono una risorsa preziosa che sarebbe un vero peccato sacrificare solo per il timore di attirare i serpenti. Si può eventualmente preferire specie come il melo o il pero, evitando il fico, il pesco o l’ulivo, ma grazie ai suggerimenti e alle strategie descritte è possibile coltivare ciò che si desidera senza particolari rischi.

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Il fico, ad esempio, è un frutto straordinario che permette di preparare ottime confetture, si abbina perfettamente a primi e secondi piatti e si gusta al meglio anche da solo. Il pesco offre frutti ricchi di carotenoidi, fondamentali per la salute, mentre dall’ulivo si ricava il prezioso olio extravergine d’oliva, spesso definito “oro liquido”.

In ogni caso, se la presenza di serpenti dovesse diventare frequente nonostante tutte le precauzioni adottate, è opportuno rivolgersi alle autorità competenti, evitando interventi improvvisati che potrebbero risultare dannosi o addirittura pericolosi. Ricordiamo infine che i serpenti sono parte integrante della catena alimentare e meritano di essere rispettati, favorendo una convivenza equilibrata e serena.

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